Ortodonzia
Il trattamento di ortodonzia si occupa della diagnosi, della prevenzione e della cura delle malocclusioni, presenti laddove vi sia una relazione scorretta tra l’arcata dentaria superiore (mascellare) e inferiore (mandibolare).
La malocclusione può essere il risultato di anomalie nella posizione degli elementi dentari (disallineamento), oppure può essere causata da alterazioni dello sviluppo delle ossa mascellari e mandibolari.
L’obiettivo di un trattamento di ortodonza é correggere tali anomalie che possono comportare importanti ripercussioni sia funzionali che estetiche, causando disturbi a carico della muscolatura masticatoria e del capo in generale, nonchè a carico delle articolazioni temporo-mandibolari.
Non di rado le malocclusioni dentali (anche quando non gravi) possono provocare significative alterazioni del rapporto tra struttura dentale, ossea, muscolare e tendinea ad essa collegata e sistema neuromuscolare ed osteoarticolare.
Eziologia delle malocclusioni
L’eziologia delle malocclusioni è nella quasi totalità dei casi multifattoriale. La genetica determina il tessuto di base sul quale si svilupperà l’organismo, e quindi il viso del bambino, ma su di esso agisce l’ambiente esterno che determina cambiamenti lungo tutto l’arco della vita. Non si dimentichi, infatti, che la forma di un organo è determinata in primis dalla sua funzione. Il ruolo che esercita la funzione della muscolatura oro-facciale o qualunque evento che interagisca col sistema stomatognatico è determinante nello sviluppo dei mascellari e della dentatura.
I più frequenti fattori ambientali capaci di alterarne l’equilibrio sono eventi traumatici a carico dell’articolazione temporomandibolare, patologie che interferiscono con una fisiologica respirazione nasale (come le allergie o ostruzioni delle prime vie aeree) o abitudini viziate non corrette nella primissima infanzia come il succhiamento (di qualunque oggetto, non solo del dito!!) o una deglutizione che è rimasta infantile.
La correzione delle disfunzioni muscolari associate
Il trattamento di ortodonzia si occupa anche della rieducazione della muscolatura oro-facciale del paziente affetto da malocclusione. Molte malocclusioni, sia dento-alveolari che scheletriche, si presentano associate a disfunzioni della muscolatura conseguenti ad esempio ad una deglutizione atipica (interposizione linguale) o respirazione orale (che si associa spesso a iposviluppo del mascellare superiore e ipotonia dei tessuti molli periorali).
Rilevare in fase di diagnosi e risolvere nel corso del trattamento ortodontico i malfunzionamenti della muscolatura orofacciale, implicati come causa efficace o come concausa nella formazione delle malocclusioni, ci permette di rimuovere, anzitutto, gli ostacoli che si frapporrebbero alla loro correzione e, cosa non trascurabile, di facilitare il mantenimento nel tempo del risultato del trattamento. Una costante collaborazione del nostro team ortodontico con figure professionali affini come il foniatra, il pediatra e l’ORL permette di offrire un servizio di diagnosi e terapia a 360°.
Ortodonzia: Diagnosi, Piano di trattamento, Terapia
La diagnosi di malocclusione richiede un attento esame del paziente che parte sempre da una valutazione complessiva indagata attraverso lo studio del caso: questo si basa, oltre che sull’esame clinico del paziente, su osservazioni e misurazioni oggettive effettuate sui calchi in gesso delle arcate dentarie, su fotografie intra ed extra-orali e sulle radiografie.
Durante l’esposizione dello studio del caso viene spiegata la diagnosi relativa al problema, spesso su base sia dentale che scheletrico, del paziente e viene proposto il piano di cura. Il piano di cura, specie per i pazienti più piccoli, è composto da diverse fasi in cui il nostro trattamento risulterà più efficace e viene stabilito in base alla previsione di crescita del paziente indagate attraverso lo studio del caso. L’ obiettivo di questo percorso risulterà in ultima analisi ottenere la limitazione del manifestarsi della malocclusione del paziente, durante tutta la fase di crescita attiva, al fine di riportare l’anomalia nell’ambito della normalità a crescita ultimata.
Esempi di malocclusioni:
Controlla se fra questi c’è il caso che riguarda te o tuo figlio
Gli apparecchi ortodontici
Ortodonzia invisibile Invisalign®
Invisalign® allinea i denti utilizzando una serie di mascherine (allineatori) invisibili, create su misura in modo da essere il più confortevoli possibile. Normalmente, una mascherina deve essere indossata per una serie di giorni consecutivi, per poi passare alla mascherina successiva.
Man mano che si sostituiscono le mascherine i denti si spostano fino al raggiungimento della posizione desiderata.
Devono essere utilizzate regolarmente e con costanza senza lunghe interruzioni, pena l’allungamento dei tempi di trattamento o il mancato ottenimento dei risultati. Per questi motivi, è sempre stata una terapia d’elezione nel paziente adulto.
I vantaggi sono molteplici: le mascherine sono praticamente invisibili e si possono togliere per mangiare, per mantenere la corretta igiene orale o per appuntamenti importanti.
Dopo una prima visita di controllo e verifica della situazione clinica del paziente, si procede al rilievo delle impronte dentali, per procedere alla progettazione della terapia e all’elaborazione di una simulazione virtuale.
Vuoi più informazioni sul nostro approccio alla terapia di ortodonzia invisibile? Leggi il nostro approfondimento.
Dispositivi mobili/funzionali
Tale tipologia di apparecchio può essere rimosso dalla bocca da parte del paziente.
Richiede la sua collaborazione in quantoper funzionare bisogna che sia indossato minimo dalle 14 alle 16 ore al giorno pena la mancanza di un risultato.
La sua funzione è effettuare delle correzioni con l’uso di forze semplici (non è possibile infatti correggere rotazioni dentali, controllare l’esatta inclinazione dei denti,ecc…) oppure effettuare delle correzioni di carattere funzionale come la correzione di una deviazione oppure di una II classe.
Dispositivi ortodontici fissi tradizionali
È un sistema di attacchi (chiamati “brackets”), bande, tubi e fili metallici applicati direttamente sui denti al fine di spostarli verso le direzioni prestabilite.
Tipicamente è posizionato sulla superficie esterna dei denti, verso le labbra e le guance. Anche se esistono numerose varianti rappresenta il sistema più utilizzato, perché affidabile e predicibile.
In tempi più recenti, l’evoluzione nei materiali ha permesso di applicare i dispositivi anche sul lato interno dei denti, verso la lingua il palato.
Questa tecnica si chiama Ortodonzia “linguale“, ed è apprezzato dei pazienti perché l’apparecchio praticamente non si vede. Tuttavia è spesso più complessa da gestire e talvolta più lenta nei risultati, oltre a dare superiore difficoltà nell’igiene ed eventuali dolori alla lingua.
Alternative estetiche alla parete linguale sono i brackets in ceramica o materiali polimerici, che essendo bianchi o trasparenti si notano meno anche se posizionati sul lato esterno dei denti.
Dispositivi ortodontici fissi linguali
L’ortodonzia linguale consiste in una tecnica ortodontica in cui gli attacchi ortodontici vengono inseriti sul lato interno del dente (rivolti verso la lingua), anziché sul lato esterno, quello esposto al sorriso.
E’ una tecnica in continua evoluzione, negli ultimi anni si stanno susseguendo ricerche e studi clinici che garantiscono risultati sempre migliori.
I denti si riallineano grazie alla forza che si instaura tra il filo ortodontico e la tensione del filo stesso agganciato agli attacchi (brackets).
Non è sempre possibile indicare a priori e con certezza, la durata di un trattamento di ortodonzia linguale. Molto dipende infatti dal tipo di molocclusione da curare nel paziente. Già dopo poco tempo però l’allineamento dei denti è evidente, mentre l’apparecchio è totalmente invisibile all’esterno. Si può così mangiare, parlare e ridere senza alcuna vergogna.
Quale apparecchiature usa il dentista?
A seconda del momento di crescita e della morfologia delle ossa, dentista può utilizzare:
- dispositivi ortopedico funzionali che modificano la forma e la posizione delle ossa o diverse funzioni dell’apparato masticatorio.
- dispositivi ortodontici che modificano la posizione dei denti.
Nel primo caso si parla più propriamente di ortopedia dentofacciale.
Nel secondo includiamo invece apparecchi mobili e fissi che modulano la crescita ossea e che esprimono il maggior effetto terapeutico durante l’età evolutiva.
I dispositivi più comuni sono:
- Gli espansori palatali prevalentemente fissi o rimovibili
- Le trazioni extra orali
- Correttori e gli attivatori
Invece, il trattamento ortodontico vero e proprio si può avvalere di apparecchiature fisse, ossia attaccate direttamente sulla superficie dei denti, o mobili.
Questi dispositivi sono in grado di spostare i denti lungo le arcate. La forza applicata al dente viene “sentita” dai tessuti che lo circondano e si attivano dei meccanismi biologici di rimodellamento osseo, che consentono lo spostamento del dente e il suo stabile insediamento nella base, ossia nella nuova posizione.
Tramite questi movimenti si possono ottenere molteplici risultati: un corretto allineamento, corretta interrelazione tra l’arcata superiore l’arcata inferiore, una buona funzione masticatoria e un estetica piacevole.